MADDALENA E LE ALTRE
Donne fra fede e storia
_________________________________
Scarica il volantino cliccando qui
In tale occasione Alessandra Righini, Storica dell’arte, commenterà una tela del pittore Francesco Menzocchi, presente nella Chiesa di San Rufillo, sul tema della Deposizione contenente una significativa figura di Maddalena
Francesco Mengozzi (Forlì 1502-1574), Deposizione, prima metà del 1500, Olio su Tavola, Forlimpopoli, Chiesa di San Rufillo
Maddalena – libretto
La Conversione di Maddalena
LA CONVERSIONE / DI / MADDALENA. / ORATORIO / CANTATO / Nell’Augustissima
Cappella / Della S. C. R. M.tà / DI / LEOPOLDO I. / IMPERATORE de’ RO- / MANI SEMPRE /
AUGUSTO. / L’ANNO M.DCCI. / Posto in Musica dal Sig: Gio: Bononcini […]
PARTE PRIMA
Sinfonia
Amor divino
Lusinghe sonore
dell’alma, tacete,
cessate, non più.
O’ pur delle sfere
scoprite, spiegate
le voci beate,
l’eccelsa virtù.
Maddalena
Del favellar divino
serbo pur anche impressi
ne l’alma i sensi, e nell’orecchio il suono;
ma ch’io sul fior degli anni
deggia del viver mio la miglior parte
segnar col pianto, e calpestar col piede.
Con sì rigida legge,
la senil gravità sol viene astretta,
ma l’età giovenil non è soggetta.
Maddalena
Sin che ridon le rose odorose
su la fronte di vaga beltà,
s’infiori, s’onori
quel tempo sereno
di calme ripieno,
che gioie sol dà.
Amor divino
Fugge il tempo, e seco a volo
batte i vanni ogni contento.
Resta il pianto, e resta solo
con la colpa il pentimento.
Amor divino
Maddalena infelice, e ancor non vedi
di tua beltà lasciva
le idolatrie profane?
Misera, e non comprendi
dell’interno dell’alma
le deformi sembianze,
le delizie omicide, i falli orrendi?
Amor divino
Odi l’Etera,
che formidabile
tutto mormora
contro di te.
Vedi l’Erebo,
che inesorabile
in voragini
s’apre al tuo piè.
Maddalena
Al sibilar tremendo
di sì fiere minaccie, al nome, al tuono
di sì grave periglio, il sangue, oh Dio,
ne le fibre del cor si fa di gelo.
Del mio fallir trascorso
conosco i folli eccessi,
cangio pensieri, e voglie,
sprezzo i vani tesori, e prendo intanto
le colpe andate a seppellir nel pianto.
Maddalena
In tepidi fiumi
di lagrime amare
scioglietevi, o lumi,
m’è caro il penar.
Risani l’umore del ciglio dolente
le piaghe d’amore col suo lagrimar.
Amor profano
Quella, che di Bettania
nacque donna più bella, e dama illustre,
che di tutto Israele
col biondo crine incatenò gli amori,
eccola in un’istante
schernita in ogni loco,
della plebe più vil favola, e gioco.
Amor profano
Tal disprezzo a tanti onori?
Sì negletta,
oh Dio, perché?
Già nel duolo
parte a volo
la beltà, che alberga in te.
Maddalena
Sì, sì, gradito Amore,
seguo l’orme fiorite de’ tuoi
più cari e più giocondi affetti,
e d’ogn’altro consiglio aborro i detti.
Maddalena
Goderò,
Amor divino
Ti pentirai.
Maddalena
la beltà
Amor divino
che passa e vola.
Maddalena
Fresca età
Amor divino
da te s’invola,
né ritorna, oh Dio, più mai.
Maddalena
Goderò
Amor divino
Ti pentirai.
Maddalena
Piangerò
Amor profano
T’inganni affè
Maddalena
le mie colpe,
Amor profano
in altra etade.
Maddalena
gli Astri offesi.
Amor profano
A la pietade
chiuso il Ciel già mai non è.
Maddalena
Piangerò.
Amor profano
T’inganni affè.
Maddalena
Cieli, che mai risolvo
da sì diversi affetti
combattuta, e ferita?
Amor profano
Gioir contenta.
Amor divino
O sospirar pentita.
Maddalena
Pur di mia libertade
chi fia ch’abbia la palma, e goda il vanto?
Amor profano
Il piacer.
Amor divino
La pietade.
Amor profano
Il riso.
Amor divino
Il pianto.
Maddalena
Cor imbelle a due nemici
come mai resisterà?
Nel duolo instabile
ch’il cor m’esanima
non sa quest’anima,
non sa gioire, languir non sa.
Marta
Maddalena, e pur anche de’ profani
ornamenti
spieghi le pompe usate, e non ancora
miglior consiglio il tuo voler convince?
Deh, se mai di te stessa troppo tenero amor
l’alma ti punse, getta gl’ori e le gemme,
del passato piacer
l’inganno apprendi, e gli errori del ciglio,
il ciglio emendi.
Marta
Àrmati contro te di sdegno e di rigor.
Squarcia le vane insegne,
smorza le fiamme indegne,
svena l’insano amor.
Maddalena
Sì, sì, risolvo col mio dolore
sanar del core l’infedeltà.
Pupille amanti, stillate in pianti
de’ vostri sguardi la libertà.
________________________________
SECONDA PARTE
Sinfonia
Maddalena
Seguite, seguite,
sonori concenti;
soavi contenti
porgete al mio sen.
Chi folle vi chiude
l’orecchio del core
non merta l’onore
d’un giorno seren.
Amor profano
Questo non è del Cielo
sprezzar le leggi e calpestar gli onori,
ma bensì di riflesso
l’imago idolatrar del Cielo istesso.
Marta
Che miro? E come, oh Cieli,
col volubil pensiero
torni di nuovo al vaneggiar primiero?
Né temi, oh Dio, di Morte
la falce ogn’or vicina,
che dell’ira divina
porterà le vendette, e in tetri orrori
di tua beltà seppellirà gli ardori?
Marta
Quel volto,
quel labro,
quel ciglio,
quel crine,
l’angusto confine
di gelido sasso
al fin chiuderà.
Sì vaga beltà
da fetidi vermi
pastura infelice
distrutta cadrà.
Amor divino
Dal soglio dell’Empiro
sotto spoglia mortale
per te discende il Regnator del Cielo.
Tutto amor, tutto zelo
ti cerca e ti richiama,
ti sgrida e ti rappella;
tu l’ascolti, e lo vedi, e sei rubella?
Amor divino
Oh d’un’alma che non ha fede
ciechi sensi d’ingrato cor;
se del Cielo, ch’è tua mercede,
nulla curi l’eterno amor.
Maddalena
Nel periglioso agone, in cui la palma
del mio voler sospeso
contrasta il senso, e la ragion combatte,
Cieli, che far degg’io?
Pende l’arbitrio, oh Dio,
fra due contrari estremi
di gioia e di contento,
di doglia e pentimento.
Maddalena
Pensieri, che dite?
Amor divino & Amor profano
Risolver conviene
Amor divino
di pianger penando,
Amor profano
di rider scherzando,
Amor divino
di franger d’Amore le indegne catene
Amor profano
di stringer d’Amore le dolci catene.
Marta
Confusa, irresoluta,
Maddalena, che tardi? Ah, se di Morte
l’armi, oh Dio, non paventi,
se non apri e consenti
l’orecchio al sacro Amore, almen ti mova
del basso Inferno il folgorante ardore,
che con lingue di foco
par che sgridi così le tue dimore.
Marta
Di lagrime,
di gemiti,
di spasimi,
di fremiti
preparati alle pene
insopportabili.
Del Tartaro terribile
nel foco inestinguibile
penerai
trà le Furie inesorabili.
Maddalena
Non più, Cieli, non più: di pianto amaro
spandete a mille a mille,
lagrimose mie luci, umide stille.
E mentre in mar di duolo
si svena il cuor disciolto,
trovi l’anima mia naufragio, e porto.
Maddalena
Comincio a sospirar,
a lagrimar de’ falli miei pentita,
che solo un empio cor
sepolto nel dolor ritorna in vita.
Amor profano
Sotto laceri cenci
col crin disciolto e lagrimoso il ciglio,
chi sei, donna infelice?
Maddalena
Maddalena pentita, e peccatrice.
Amor profano
Deh, non voler piangendo
le porpore avvilir del tuo bel viso.
Maddalena
Co ‘l pianto emendo il vaneggiar del riso.
Amor profano
Ti pentirai.
Maddalena
Mi pento, sol per esser sì tardo il
pentimento.
Maddalena
Costanza, pensieri, costanza pensieri
venite, sospiri, sospiri, venite;
quest’alma nodrite di dolce speranza.
Marta
Tenerissimi sospiri,
soavissimi martiri,
sol comparte il sacro Amor.
Beatissime, placidissime l’armi son del suo rigor.
Marta
Pur al fin dal tuo seno
sparì l’occulto inganno
del Mondo infido, adulator tiranno.
Or con umido ciglio, e crin disciolto
d’ogni trascorso errore
al piè del tuo Signore
corri dolente a mendicar perdono;
che tosto il Ciel sdegnato
vedrai sereno a’ prieghi tuoi placato.
Maddalena
Sì sì, di pianto amaro
volo a rigar del pio Giesù le piante.
le tergerò co’l crine,
le imprimerò co’ baci,
v’aggiungerò le stille
de’ balsami più rari, e più pregiati;
che può col Nume offeso
del mio cordoglio il sospirar loquace
mercar perdono, e stabilir la pace.
Maddalena
Al Nume umanato
chi scorta il mio piede?
Marta
La fede.
Maddalena
Chi l’alma sostiene?
Marta
La spene.
Maddalena & Marta
Si speri perdono,
s’implori pietà.
Marta
Chi sprona il desire?
Maddalena
L’ardire.
Marta
Chi affida il tuo core?
Maddalena
L’amore.
Marta & Maddalena
L’amor, che diffonde di Dio la beltà.
Perché MADDALENA E LE ALTRE: la rassegna “MADDALENA E LE ALTRE. Donne tra Fede e Storia”, si propone di valorizzare la mostra forlivese ai Musei San Domenico offrendo spunti di riflessione capaci di cogliere nel dibattito delle idee, nei linguaggi dell’arte, del cinema, della musica e del teatro una dimensione della Donna non più semplicemente ancillare alla figura maschile ma co-protagonista dell’edificio Umano. Attraverso 15 eventi si propone l’approfondimento della complessa figura della Maddalena come autorevole profetessa e Apostola degli Apostoli; e poi ancora: l’intervento di Gregorio Magno e la questione femminile all’interno della Chiesa oltre che nella storia fino ai nostri giorni; la poliedrica presenza di tante Marie come testimoni della loro libertà alle convenzioni del loro tempo, ma anche salde (l’etimologia di Maddalena in ebraico rimanda all’immagine della torre) nella fede, senza mai tradire; la figura della prostituta pentita e il peccato della carne ecc. Donne velate da narrazioni non sempre coerenti che oggi possono essere riconsegnate al patrimonio morale e materiale della civiltà umana e che il Circolo ACLI L. Valli, capofila di una rete di 14 associazioni ed enti, individua per dare un segno di crescita e di consapevolezza della cittadinanza non solo sui tradizionali temi di genere, luogo di demarcazione politica e sociale, ma anche nella più vasta definizione del campo estetico, filosofico, morale e religioso dove la Donna è anche espressione mistica. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero
Rassegna stampa MADDALENA E LE ALTRE Articolo su Forlitoday https://www.forlitoday.it/eventi/eventi-collaterali-mostra-maddalena-forli.html
AUGURI DI FELICE ANNO NUOVO
Scarica il programma cliccando qui