L’Occidente nel labirinto 2021. DALL’UOMO VITRUVIANO ALL’HOMO TECHNOLOGICUS . Mente e corpi del Terzo Millennio fra utopie e distopie
La ventunesima edizione del Festival L’Occidente nel Labirinto intende affrontare non un tema derivato da un singolo pensatore ma l’attualità dei dilemmi che l’umanità del ventunesimo secolo sta affrontando.
L’attenzione di questa edizione è dedicata a una riflessione nel campo delle idee, della letteratura, delle arti visive, spettacolari e all’uomo di fronte ai grandi mutamenti imposti dalle rivoluzioni scientifiche e dalle novità tecnologiche che ineriscono la condizione stessa delle persone, sia nella loro dimensione individuale sia in quella collettiva. La lunga pandemia da Covid ha stressato i rapporti fra scienza e società, Stato e individuo, mettendo sotto pressione le stesse modalità con cui si esercitano le libertà civili costrette a restrizioni in parte paragonabili a quelle che si adottarono in tempi di guerra. L’occasione dunque per una riflessione ed un bilancio anche sul tema della libertà rappresenta una angolazione di pensiero che non sarà trascurata in questa edizione del festival 2021.
Il passaggio dall’Uomo Vitruviano disegnato da Leonardo alle prospettive di un Cyber-uomo progettato e ampliato nelle sue funzioni dall’alta tecnologia comporta innanzi tutto una saldezza di principi etici e sociali che includono la fede, la politica, la scienza, il nostro modo di vivere.
Le diverse angolazioni di questo grande mutamento storico, in corso e in via di accelerazione, riguardano sia gli aspetti prettamente fisici, sia quelli morali. I diversi temi saranno affrontati nelle diverse sezioni Idee, Arte, Cinema, Musica e Teatro.
I convegni delle Idee verranno affrontati, con lectio magistralis e dibattiti in presenza oltre che in live-streaming, o solo online se si dovesse rendere obbligatoria questa modalità, temi che riguardano la fragilità del corpo nella dimensione filosofica, nella riflessione religiosa da parte di teologi e studiosi delle tre grandi tradizioni monoteiste; l’aspirazione di una nuova governance mondiale capace di scongiurare i rischi di catastrofe che gravano sul presente e sul prossimo futuro dell’umanità; l’excursus storico e morale della medicina capace di affrontare con scienza e coscienza il travagliato cammino dell’uomo, vincitore di fronte alla presenza di epidemie e pandemie sempre aggressive ma capaci di essere contrastate; l’industria e del lavoro che cambia nello scenario globale con l’affiorare di una nuova soglia per le produzioni e la tutela dei lavoratori in una nuova economia.
La proiezione verso la dimensione di un Homo sapiens, sapiens, sapiens evolve lo stesso concetto di modernità in un futuro dal volto solo in piccola parte conosciuto costringendo tutte le comunità a pensare il corso della vita in un presente capace di fare previsioni e gestire con saggezza il domani, senza perdere di vista i grandi significati morali universali e la difesa delle conquiste di civiltà raggiunte.
Il circolo Acli “Lamberto Valli”, capofila di una rete di enti e associazioni (fra le quali Istituto Comprensivo n.4 “Annalena Tonelli”, Sezione Mfe “Nazario Sauro Bargossi”, Sezione Ami “Giordano Bruno”, Associazione Luciano Lama, Associazione di cultura politica e sindacale “Olof Palme”, Associazione Nazionale Ex-Parlamentari della Repubblica, Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea “Paride Baccarini”, LIBERA, UNICEF Italia, Associazione OLVIDADOS, Associazione Progetto Ruffilli, Ravaldino in Musica, Manoni 2.0, con la collaborazione del Liceo Artistico e Musicale A. Canova e del Coordinamento Donne ACLI Provincia di Forlì-Cesena; gli eventi del programma valgono come corso di aggiornamento per gli insegnanti dato il patrocinio dell’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna), promuove da alcuni anni il Festival L’Occidente nel Labirinto accettando la sfida di cogliere i mutamenti che sono in atto, attribuendone le diverse paternità senza perdere di vista quell’orizzonte umano della fraternità che è segno distintivo di una cultura che ha nel dispiegarsi di un maturo cristianesimo, intriso di socialità, una delle sue forme più autentiche nella direzione di una cultura della solidarietà e del rispetto dell’ambiente, dei diritti, dei doveri e della giustizia.